Galleria Tiziana Di Caro

Tomaso Binga, Scrivere non è descrivere, 2015, exhibition view, Galleria Tiziana Di Caro, Napoli. Courtesy Galleria Tiziana Di Caro, Napoli. Foto: Danilo Donzelli

La Galleria Tiziana Di Caro apre nel 2008 a Salerno, all’estremità della Costiera Amalfitana. Promuove artisti internazionali delle ultime generazioni, prestando un’attenzione specifica alla sperimentazione e alla ricerca, incoraggiando pratiche artistiche stabili e solide, con un focus sui nuovi media.

Tiziana Di Caro
Maxime Rossi, Un ruscello di ombre, 2019, exhibition view, Galleria Tiziana Di Caro, Napoli. Courtesy Galleria Tiziana Di Caro, Napoli. Foto: Danilo Donzelli

Nel marzo del 2015 la galleria si trasferisce a Napoli, al primo piano di Palazzo De Sangro di Vietri, costruito nel XVI secolo in piazzetta Nilo.
Agli artisti delle ultime generazioni la galleria affianca artisti di una generazione precedente, il cui lavoro è stato sottostimato, come Tomaso Binga e Betty Danon. La galleria lavora in diretto contatto con gli artisti o con i loro eredi, collaborando a strutturarne gli archivi e promuovendo il lavoro attraverso un regolare programma di mostre nello spazio di Palazzo De Sangro di Vietri, oltre a supportare mostre in spazi istituzionali, sia in Italia che all’estero.

“La galleria è la sintesi delle esperienze che ho vissuto: professionali, ma anche umane.”

In conversazione con Tiziana Di Caro, Galleria Tiziana Di Caro

Qual è il tuo background?

Ho una laurea in Storia dell’arte e un master per Curatore di Musei d’Arte e Architettura Contemporanea conseguiti entrambi all’università di Roma La Sapienza. Mi sono occupata di archiviazione e catalogazione all’ICCD e poi sono stata assistente di galleria. Per diversi anni ho seguito la collezione di Giovanni Giuliani, prima che istituisse la Fondazione Giuliani.

Quando e come hai fondato la tua galleria?

Ho fondato la galleria nel 2008 a Salerno, città dove sono nata e dove sono rimasta sette anni. La mia famiglia mi ha sempre sostenuta. Mio padre è un imprenditore, e grazie a lui ho capito che potevo fare impresa, rispettando la tradizione di famiglia, ma attraverso la promozione e il sostegno dell’arte. La galleria è la sintesi delle esperienze che ho vissuto: professionali, ma anche umane.

Parlaci dello spazio che hai scelto per la tua galleria e il contesto nel quale è inserito.

La mia galleria è al primo piano di Palazzo De Sangro di Vietri, nel Centro Storico di Napoli. È vicino al Madre, alla Fondazione Morra Greco e alla Fondazione Morra, volendo citare solo le istituzioni di arte contemporanea. Al secondo piano, nello stesso palazzo, c’è la galleria Alfonso Artiaco.
Gli artisti adorano lo spazio e il contesto in cui è inserito, e questa per me è la cosa più importante.

Il tuo programma: di che tipo di arte ti occupi?

Lavoro principalmente con artisti delle ultime generazioni con un’attitudine alla sperimentazione e alla ricerca.  Mi interessano le interferenze tra le arti visive e altri campi del sapere. Ricerco gli artisti attraverso programmi di residenza e mostre. Spesso sono gli artisti che rappresento a indicarmene altri, il cui lavoro non manco mai di approfondire.

Ricordi la tua prima visita in una galleria?

Era il 1993 alla Galleria Verrengia per la mostra di Achille Perilli. Fu la mia professoressa di storia dell’arte del liceo a consigliarmi di andare. Mi disse che probabilmente l’artista sarebbe stato lì. Non avevo mai incontrato un artista. Avevo un po’ di vergogna, quindi mi feci accompagnare dal mio compagno di banco. Andò benissimo, anche se Perilli, purtroppo, non c’era.

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Artisti

  • Tomaso Binga
  • Betty Danon
  • Antonio Della Guardia
  • Maria Adele Del Vecchio
  • Luca Gioacchino Di Bernardo
  • Stanislao Di Giugno
  • Teresa Gargiulo
  • Giovanni Giaretta
  • Shadi Harouni
  • Damir Očko
  • Maxime Rossi
  • Lina Selander