In partenza da Bologna, sull’Appennino Tosco Emiliano, c’è un cammino che porta il nome di Via degli Dei: un percorso antico, dove in alcuni punti si calpesta ancora la pietra romana. In parallelo si sviluppa un sentiero lontano da quello naturalistico, che dalle rovine etrusche di Marzabotto arriva fino ai giorni nostri attraverso alcuni dei massimi rappresentanti del Novecento nell’arte e nell’architettura.
In più occasioni siamo stati sul versante bolognese con prima tappa a Grizzana, un paesino ribattezzato “Grizzana Morandi” proprio in omaggio al maestro Giorgio Morandi che qui trascorse le sue estati. Lo sguardo si perde sui fienili del Campiaro e sulla strada, un tempo bianca, dove è facile notare come i paesaggi fossero per il maestro un pretesto per creare quell’equilibrio astratto “di silenzi e di toni” di cui parlava Roberto Longhi.

L’escursione prosegue verso la chiesa di Santa Maria Assunta a Riola di Vergato: un capolavoro architettonico, l’unico realizzato in Italia da Alvar Aalto e voluto dal cardinal Giacomo Lercaro. La chiesa, dalla forma ondulata, si inserisce tra le alture del paesaggio e, grazie alle aperture sull’esterno, lo spazio cambia di umore a seconda del meteo: meraviglia dell’architettura organica, di cui Aalto fu il massimo esponente.

L’ultima sosta è nella piazza della stazione di Vergato, dove è stata inaugurata di recente una fontana di Luigi Ontani. Un tocco di contemporaneità in mezzo a un paesaggio che continua ad affascinare.