Il Villaggio Olimpico a Roma

Villaggio Olimpico
Villaggio Olimpico, Roma, via Atlante Architettura Contemporanea, Ministero della Cultura – Direzione Generale Creatività Contemporanea

Nel 2018 l’artista Nick Bastis ha filmato la sua opera Resolutions Dogs nella zona del Villaggio Olimpico a Roma. Il quartiere era stato realizzato tra il 1957 e il 1960 da un gruppo di architetti composto da Vittorio Cafiero, Adalberto Libera, Amedeo Luccichenti, Vincenzo Monaco e Luigi Moretti.

Villaggio Olimpico
Nick Bastis, Resolutions Dogs, 2018. Courtesy l’artista ed Ermes Ermes, Roma

Costruito per ospitare i circa ottomila atleti coinvolti nelle Olimpiadi del 1960, il Villaggio Olimpico è un complesso residenziale collocato presso l’insenatura del Tevere tra la via Flaminia, la rupe di Villa Glori e i Parioli e venne convertito in edilizia popolare dopo l’evento sportivo.

Il progetto è un esempio di tracciato razionalista ma anche di omogeneità formale, in linea con i principi di pianificazione urbanistica del Modernismo. Le diverse strutture architettoniche sono unificate dalla scelta di alcuni elementi comuni: i pilotis, le finestre a nastro, le cornici marcapiano in cemento, la muratura in mattoni gialli. Nonostante sia circondato da numerose architetture prestigiose, come l’auditorium di Renzo Piano, il viadotto di Pierluigi Nervi e il Museo MAXXI di Zaha Hadid, il Villaggio Olimpico rimane uno dei più interessanti edifici modernisti a Roma.

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