Antica e contemporanea, l’arte è grande nella piccola Lodi

Marcello Maloberti, Platea, 2021, Lodi. Foto: T-space

A mezz’ora di treno da Milano, Lodi è una piccola città che vale la pena raggiungere. Qui, ho scoperto un fuori porta nella storia dell’arte e dell’architettura, ma anche nel verde del Parco regionale Adda Sud e della riserva naturale di Belgiardino, nonché nella tradizione culinaria: oltre ai diversi formaggi, ricordo con piacere la torta di riso della pasticceria Galbiati.

Marcello Maloberti, Platea, 2021, Lodi. Foto: T-space

Nel cuore di Lodi, in Corso Umberto I, Platea è una vetrina ricavata nel seicentesco Palazzo Galeano. Nato quest’anno, il progetto sostiene le giovani generazioni attraverso collaborazioni con artisti affermati. Il primo di questi è stato Marcello Maloberti e sua è l’idea del nome, per “sottolineare l’importanza del pubblico, disposto in una grande ‘platea’, che poi è la città di Lodi. E per me, il pubblico è il mio corpo”.

Marcello Maloberti, Platea, 2021, Lodi. Foto: T-space

Intorno a questo scrigno contemporaneo, il nucleo centrale della città custodisce una grande tradizione artistica e architettonica. Il Tempio dell’Incoronata è meta obbligata per i cultori dell’arte rinascimentale, con affreschi dei Piazza e la preziosa cupola a otto spicchi, in oro e blu. Di piazza della Vittoria stupisce la geometria, raro esempio a pianta quadrata interamente porticata, e il Duomo, maestosa architettura romanica. In piazza Ospitale si affaccia la chiesa medievale di San Francesco con due particolari bifore “a cielo aperto” che traguardano il cielo. Qui, in pochi lo sanno, l’Ospedale Vecchio cela il curioso Museo Paolo Gorini con la collezione degli esperimenti di conservazione anatomica dell’eccentrico scienziato.

Il Tempio Civico della Beata Vergine Incoronata, Lodi

Uscendo dal centro storico in direzione della stazione ferroviaria, si incontra un’architettura contemporanea: un progetto di Renzo Piano per il Centro direzionale della Banca Popolare, la cui piazza coperta in vetro e acciaio ospita una fontana in movimento perenne dell’artista giapponese Susumu Shingu.