La Casa Museo Boschi di Stefano a Milano

L'Ex scuola di ceramica al piano rialzato di via Jann 15.

Visitare in via Jan 15 la palazzina progettata alla fine degli anni ’20 dall’architetto Piero Portaluppi non è solo un’occasione per percorrere 50 anni di storia del Novecento italiano, ma anche di compiere un viaggio nella vita dei collezionisti che hanno abitato quegli spazi, vivendoli e arredandoli con affetto e cura. All’inizio degli anni ‘30, i coniugi Marieda di Stefano e Antonio Boschi aprirono le porte della loro dimora ad alcuni degli artisti italiani più influenti di sempre, come Mario Sironi, Alberto Savinio, Lucio Fontana, Carlo Carrà e Arturo Martini, con i quali avrebbero costruito negli anni delle autentiche amicizie.

Casa-Museo Boschi di Stefano
Casa Museo Boschi di Stefano, Milano

Trovandoci a pochi passi dalla Casa Museo, vi accompagniamo spesso collezionisti e artisti che rimangono immancabilmente attratti, stanza dopo stanza, dalla sua natura intima ed eccezionale. Ogni visita è un’opportunità di riflessione profonda su che cosa possa significare collezionare, quale sia la destinazione ultima delle collezioni, quanto sia importante costruire relazioni solide con gli artisti.

Casa-Museo Boschi di Stefano

A Casa Museo Boschi di Stefano è esposta solo una parte della vasta raccolta della coppia. Già pochi anni dopo il matrimonio, le opere iniziarono a moltiplicarsi finendo per invadere ogni spazio dell’appartamento. Il designer Alessandro Mendini, nipote di Marieda che in quelle stanze trascorse l’infanzia, ricordava “dell’ossessione che gli zii avevano nello spostare i quadri per recuperare ogni volta qualche centimetro in più”. Sembrerebbe che le ragioni dell’arte dominassero su tutte le altre dimensioni, ma per Marieda e Antonio anche l’arredamento ebbe grande rilevanza. Oggi parleremmo di design d’autore, specialmente per descrivere la stanza dedicata a Mario Sironi, dove si può godere di oltre trenta dipinti e dei mobili disegnati dall’artista. Questa sala, unica nel suo genere, è infatti il risultato straordinario della grande amicizia coltivata negli anni da Marieda con il pittore, fino alla morte di quest’ultimo nel 1961. Sono stati esemplari i diversi tentativi di conforto destinati a Sironi nel dopoguerra, quando, oppresso dalla morte prematura della figlia Rossana, scriveva: “Sono stato davvero fortunato nella mia disperazione di incontrare persone care e gentili come voi. Vogliate ancora perdonare la mia tetra stanchezza”.

Casa-Museo Boschi di Stefano

Queste intense testimonianze suggeriscono come il ruolo dei collezionisti sia anche filantropico: il loro rapporto con gli artisti, tanto di profonda amicizia quanto di generoso sostegno, può trasformare una raccolta privata in un’eredità culturale straordinaria di cui tutti possono godere.

Un altro emozionante esempio della generosità che contraddistingue i fondatori della Casa Museo è la scuola di ceramica che Marieda ha tanto desiderato, inaugurata alla fine degli anni Cinquanta al piano rialzato della palazzina e attualmente spazio espositivo visitabile che conserva, oltre alle opere, gli affascinanti strumenti del tempo.

Casa Museo Boschi di Stefano è oggi un piccolo tesoro nel cuore di Milano, poco distante dalla frenesia di Corso Buenos Aires, che vive della ricchezza della sua storia, rendendola accessibile a tutti, a titolo completamente gratuito. Gianfranco Maraniello ne è il nuovo direttore, dal 2022, incaricato della riorganizzazione del piano espositivo del Polo Museale Moderno e Contemporaneo di Milano, di cui Casa Boschi di Stefano fa parte. L’intervento dell’Assessorato alla Cultura sin dal 1998, anno di nascita della Fondazione, ha infatti avuto e continua ad avere il compito fondamentale di preservare un luogo così ricco di bellezza, capace di garantire la conoscenza dell’arte e testimone di una storia appassionata ed esemplare.

Casa-Museo Boschi di Stefano

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