Gagosian

Takashi Murakami, 2010-2011, exhibition view, Gagosian Gallery, Roma. Courtesy Gagosian ©2010 Takashi Murakami/ Kaikai Kiki Co., Ltd. All Rights Reserved.

Larry Gagosian apre la sua prima galleria a Los Angeles nel 1980. Nel 1985 inaugura uno spazio a New York esponendo la celebre collezione di Emily e Burton Tremaine. Dal 1989 al 1996 gestisce insieme al leggendario gallerista Leo Castelli uno spazio espositivo a SoHo dove si susseguono importanti mostre dedicate all’arte americana del dopoguerra. In quarant’anni Gagosian si è trasformata in un network globale con diciotto spazi espositivi, noti per l’eccezionalità delle loro architetture e della loro programmazione.

Gagosian
Anselm Kiefer, hortus philosophorum, exhibition view, 2009, Gagosian Gallery, Roma. Courtesy Gagosian. Foto: Giorgio Benni

Inaugurata il 15 dicembre 2007, Gagosian Roma è la prima galleria continentale del network americano. Situata in un edificio del 1921, tra piazza di Spagna e via Veneto, lo spazio è stato progettato dall’architetto romano Firouz Galdo.

Gagosian
Gagosian Gallery Roma. Courtesy Gagosian. Foto: Luigi Filetici

Dal 2007 a oggi, con la guida di Pepi Marchetti Franchi, la galleria ha presentato oltre cinquanta mostre, esponendo molti tra i più grandi artisti internazionali. In questi anni la galleria ha anche sviluppato un tessuto di relazioni istituzionali che l’hanno vista organizzare importanti progetti espositivi in varie città italiane.

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Alexander Calder, Monumental Sculpture, exhibition view, 2009-2010, Gagosian Gallery, Roma. Courtesy Gagosian. Foto: Matteo Piazza

Mostre

Città Mostra Data
Roma Marks and Whispers, Oscar Murillo Fino al 15.06.2024
“Per una galleria il primo pubblico di riferimento sono proprio gli artisti. Se la scuderia è valida, il mercato segue.”
Pepi Marchetti Franchi. Courtesy Mutina. Foto: Andy Massaccesi

In conversazione con Pepi Marchetti Franchi, Gagosian

Qual è il tuo background?

Mi sono laureata all’Università di Roma La Sapienza con una tesi in Storia dell’arte contemporanea sull’Ottocento americano (l’Italia!). Questa tesi un po’ bizzarra mi ha portata negli Stati Uniti, dove ho deciso di continuare a studiare: ho conseguito un Master in Arts Administration presso la New York University.

Gagosian Gallery, Roma. Courtesy Gagosian. Foto: Luigi Filetici
Com’è iniziato il tuo percorso nell’arte?

Durante gli studi americani ho cominciato la mia carriera al Guggenheim. Sono rimasta nove anni, di cui gli ultimi cinque passati a collaborare con il Direttore ai programmi internazionali del Museo. Lì mi ha trovata e “scippata” Larry Gagosian. Il mio percorso nell’arte, in realtà, è nato molto prima. Avevo sette anni e visitai il Museo della Civiltà Romana a Roma. Istantaneamente decisi che da grande avrei lavorato in un museo.

Com’è nata la sede romana della galleria?

Ero al Guggenheim di Bilbao per l’inaugurazione della commissione a Richard Serra. C’era anche Larry Gagosian. Rendendosi conto che ero di Roma, mi disse che voleva aprire una galleria lì e che avrebbe voluto parlarmene. Non ci feci troppo caso, finché cominciarono numerosi incontri in cui mi raccontava la sua idea, che io trovavo un po’ bislacca. Ma al più grande venditore del mondo non si resiste: pochi mesi dopo avevo ceduto.

Larry Gagosian. Courtesy Gagosian. Foto: Nick Harvey/WireImage
Parlaci dello spazio che hai scelto per la tua galleria e del contesto nel quale è inserito.

Lo spazio è un ingrediente fondamentale del successo della galleria: un’ampia sala ovale in un palazzo del 1921 in pieno centro. Trovare uno spazio all’altezza delle aspettative di Larry Gagosian è stata una delle cose più difficili. Quando glielo descrissi, inizialmente anche lui era un po’ perplesso – pareti curve? Forse ero ossessionata dal Guggenheim? In realtà si è rivelato un contenitore eccezionale, gli artisti lo amano.

Perché hai scelto questa città?

La città mi è stata proposta da Larry Gagosian. Da anni veniva a Roma a trovare Cy Twombly e si era reso conto che per gli artisti è una città dei balocchi. Nessuno avrebbe rifiutato un invito a Roma, l’occasione di confrontarsi con Caravaggio, Bernini, Michelangelo. Non è ovvio, ma per una galleria il primo pubblico di riferimento sono proprio gli artisti. Se la scuderia è valida, il mercato segue.

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Artisti

  • Arakawa
  • Richard Artschwager
  • Francis Bacon
  • Balthus
  • Georg Baselitz
  • Joe Bradley
  • Glenn Brown
  • Chris Burden
  • Dan Colen
  • Michael Craig-Martin
  • Gregory Crewdson
  • John Currin
  • Willem de Kooning
  • Walter De Maria
  • Edmund de Waal
  • Roe Ethridge
  • Rachel Feinstein
  • Urs Fischer
  • William Forsythe
  • Helen Frankenthaler
  • Ellen Gallagher
  • Theaster Gates
  • Frank Gehry
  • Alberto Giacometti
  • Piero Golia
  • Douglas Gordon
  • Katharina Grosse
  • Mark Grotjahn
  • Jennifer Guidi
  • Andreas Gursky
  • Duane Hanson
  • Simon Hantaï
  • Hao Liang
  • Michael Heizer
  • Damien Hirst
  • Howard Hodgkin
  • Carsten Höller
  • Thomas Houseago
  • Tetsuya Ishida
  • Alex Israel
  • Neil Jenney
  • Jia Aili
  • Y.Z. Kami
  • Titus Kaphar
  • Anselm Kiefer
  • Jeff Koons
  • Harmony Korine
  • Shio Kusaka
  • Roy Lichtenstein
  • Vera Lutter
  • Sally Mann
  • Man Ray
  • Brice Marden
  • Adam McEwen
  • Henry Moore
  • Takashi Murakami
  • Marc Newson
  • Paul Noble
  • Albert Oehlen
  • Nam June Paik
  • Steven Parrino
  • Giuseppe Penone
  • Pablo Picasso
  • Rudolf Polanszky
  • Richard Prince
  • Nathaniel Mary Quinn
  • David Reed
  • Nancy Rubins
  • Sterling Ruby
  • Ed Ruscha
  • Jenny Saville
  • Richard Serra
  • Taryn Simon
  • Rudolf Stingel
  • Sarah Sze
  • Mark Tansey
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  • Tatiana Trouvé
  • Cy Twombly
  • Adriana Varejão
  • Jeff Wall
  • Andy Warhol
  • Mary Weatherford
  • Tom Wesselmann
  • Franz West
  • Rachel Whiteread
  • Jonas Wood
  • Christopher Wool
  • Richard Wright
  • Zeng Fanzhi