Al centro della Sicilia in provincia di Enna, tra i monti Nebrodi e le Madonie, in un paesaggio caratterizzato dalla sublime solitudine della campagna e dalla friabilità dell’arenaria, appare una dimora rupestre scavata nell’Alto Medioevo all’interno e in cima ad una monumentale mole rocciosa; una costruzione così regale da far ben valere qualunque viaggio. Sovrastato da una torre merlata da cui si gode una magnifica vista sul territorio circostante, il Castello di Sperlinga è raggiungibile con una salita dolce che, superato un arco a sesto acuto, introduce presto ad una lunga e tortuosa serie di sale. Questi spazi sono per lo più spogli ma straordinari, caratterizzati da larghe aperture, talvolta sul soffitto o sulle pareti, spesso dalle forme organiche che ricordano, per il rapporto di straniamento percettivo che stabiliscono tra interno ed esterno, certi ambienti di James Turrell.
La struttura, così come la si vede oggi, data intorno all’anno 1000, ma gli scavi condotti nell’area confermano che la rocca era utilizzata già in tempi precedenti. In epoca medievale il castello e i dintorni erano abitati da popolazioni stanziali provenienti dal Nord che hanno lasciato molti segni sul territorio, a cominciare dal dialetto gallo-italico ancora parlato nella zona. Sembra inoltre che durante i famosi Vespri Siciliani, la ribellione scoppiata nel 1282 contro la dinastia d’Angiò che da decenni comandava sulla Sicilia, fu proprio nel castello che si rifugiarono alcuni francesi, come sembra ricordare l’iscrizione ancora visibile sull’arco di ingresso. Nel 1932 un ossessionato dell’architettura come Escher non poté fare a meno di disegnarlo dopo averlo visitato.
Definito uno dei borghi più belli d’Italia, Sperlinga rimane ancora poco conosciuto. Con suoi quasi 700 abitanti, alcuni ancora dediti a tradizionali attività di tessitura, offre un viaggio in un mondo d’altri tempi.
Specie se vi trovate nelle più affollate e vicine Madonie, dove i bellissimi borghi di Petralia Sottana e Soprana, Gangi e Castelbuono – divenuto famoso per il suo panettone – sono ormai visitatissimi, fate un piccolo sforzo e non perdete questa straordinaria e ancora segreta meraviglia.