A Roma, nel rione Campo Marzio, la Storia è di casa da millenni. E che Storia! Ne proponiamo solo un frammento, tra i tanti possibili: riguarda Caravaggio, l’acclamato artista, che troviamo presente e fattivo in un quadrilatero di appena duecento metri tra via della Scrofa e via della Lupa. Il suo studio era infatti nell’allora vicolo di San Biagio: ne scoperchiò il tetto – per la disperazione della proprietaria, donna Prudenzia Bruni –, necessitando di luce e spazio per la Madonna dei Pellegrini. Il celebrato dipinto venne collocato poi poco più su, in Sant’Agostino.

Ma non c’era solo il lavoro. Tanto per distrarsi, una sera di troppo caldo, in capo a via della Scrofa, dà una botta in testa, ma forte assai, al notaio Pasqualoni, infamatore di Lena, la sua modella preferita. E sempre in zona, tra la Pallacorda e piazza di Firenze, infilzerà col suo stiletto Renato Tommasoni, uccidendolo all’istante. In ogni caso, tra una pennellata, un litigio e una stilettata, spesso lo si trova davanti a un buon boccale di rosso. E dove? Nell’Osteria della Lupa, al civico 10. Proprio tra quelle stesse mura dove ora ha sede la nostra galleria. È documentato: qui lunghe discussioni con i colleghi Salini, Baglioni e altri ancora. E, per nostra fortuna, nessun fatto di sangue a turbare quella consorteria di uomini valenti (e anche un po’ violenti).