La galleria Alfonso Artiaco occupa un’ala al secondo piano del Palazzo De Sangro di Vietri, in piazzetta Nilo, nei pressi di piazza San Domenico Maggiore. Siamo nel cuore del centro storico di Napoli, dichiarato patrimonio mondiale UNESCO nel 1995. Un occhio attento può riconoscere lo stemma della famiglia committente dei De Sangro, affrescato sulla volta del vestibolo e scolpito in marmo sul portale. Particolarità di questo palazzo è essere uno dei pochi ad avere due piani nobili, e il Duca di Martina che lo abitava, è lo stesso che ha donato la propria collezione di porcellane al museo che oggi porta il suo nome, uno dei luoghi poco conosciuti ma straordinari di Napoli.
Il Palazzo De Sangro si affaccia su una delle vie più importanti del centro storico di Napoli, il Decumano Inferiore, meglio noto come Spaccanapoli, e alle sue spalle corre l’arteria viaria più importante dell’antico impianto urbanistico greco, il Decumano Maggiore (via dei Tribunali).
Lungo queste due strade si ergono gli edifici storici e religiosi più significativi della città, come il Pio Monte della Misericordia, che ospita la tela delle Sette opere della Misericordia del Caravaggio, e la Cappella Sansevero, scrigno di capolavori come il Cristo velato del Sanmartino e le incredibili macchine anatomiche, e anche San Domenico e il Museo Archeologico Nazionale, il Museo Filangieri e il Complesso Monumentale dei Gerolomini e la sua biblioteca, Santa Chiara e la Chiesa del Gesù, il Duomo e il Museo Madre, solo per citarne alcuni. È qui, nel cuore della città, dove il lazzaro è vicino all’aristocratico da sempre, come raccontato anche da Goethe e Stendhal.