Il centro di Milano nel fine settimana si svuota di gran parte dei suoi abitanti. Quando mi trovo in città mi piace passeggiare per le vie semideserte e tranquille e visitare le sculture del grande artista simbolista Adolfo Wildt (1868-1931) che sono sparse in vari luoghi più o meno nascosti di Milano. Vado ad ammirare il particolare orecchio di Casa Sola-Busca in via Serbelloni, la meravigliosa Vittoria alata collocata in fondo all’androne di Palazzo Berri-Meregalli in via Cappuccini e la Madre adottiva custodita in un cortile privato in viale Bianca Maria.
Nei giardini della GAM, in via Palestro, si trova la bellissima Fontana della vita, mentre nel ridotto dei palchi della Scala si incontra il busto di Arturo Toscanini. Finisco la mia camminata passando dall’Accademia di Brera, dove Wildt ha studiato e successivamente insegnato, per arrivare al Cimitero Monumentale, un luogo bellissimo, malinconico e tranquillo. Qui è possibile apprezzare vari monumenti dell’artista tra cui La casa del sonno, la tomba di Ulrico Hoepli, l’edicola Chierichetti e il gruppo Et ultra dell’edicola Körner, con i due corpi esangui che si giurano amore eterno.