
Affacciato sulla cavea del Teatro Romano, nel cuore antico di Lecce, Palazzo Luce è nato dal desiderio di Anna Maria Enselmi di creare il luogo perfetto per la sua collezione di design – pezzi unici, storici e contemporanei – e di arte contemporanea all’interno di un modello innovativo di ospitalità. È uno spazio immaginifico, perché ha preso forma ed è abitato dalle idee, dalla visione e dalla passione di una collezionista lungimirante, che è riuscita a coinvolgere con entusiasmo e sensibilità designer, artisti, architetti e galleristi in un progetto culturale corale, fluido, in divenire.

I volumi monumentali dell’edificio storico e le forme creative più attuali dialogano a Palazzo Luce con rara armonia, sinergia e cura per i dettagli: gli arredi di Gio Ponti, il salone con le silhouettes di William Kentridge, le opere di Giuliano Dal Molin e Thomas Ruff, il bar disegnato appositamente per il palazzo da Martino Gamper, i dipinti e le ceramiche di Antonio Marras, le foto di Ugo Mulas e Mimmo Jodice, l’immagine ipnotica di Marina Abramović, i vasi di Bruno Gambone, le suggestioni mediterranee del giardino, le maioliche originali dei pavimenti e il neon freddo di Joseph Kosuth nella spettacolare terrazza, inondata dal chiarore magico della città salentina, da cui si vede il campanile della cattedrale. È il sogno di ogni gallerista potersi muovere in questi spazi e sapere che saranno vissuti ancora da altri artisti, esperti e amatori.
