Affrettandosi lungo la linea metropolitana 1 di Napoli, presso la stazione di Toledo, ci si imbatte in sedici maestose figure provenienti dall’antichità che scortano ogni viaggiatore lungo la sua corsa. È la monumentale decorazione parietale a mosaico realizzata al primo livello della stazione metropolitana dall’artista sudafricano William Kentridge, intitolata Ferrovia Centrale per la città di Napoli, 1906 (Naples Procession). L’ambiente metropolitano, crocevia di persone e culture, simbolo di modernità, ha ispirato il celebre artista nella realizzazione di una processione dedicata al passato della città di Napoli. Dal 2012, anno della sua realizzazione, persone del presente e figure dal passato camminano fianco a fianco per più di cinquanta metri verso i binari della stazione metropolitana di Toledo.
All’interno dell’opera si fondono innumerevoli rimandi alla città, sia tecnici che simbolici. Partendo dal 79 d.C., il mosaico rimanda alla forma di espressione artistica più utilizzata a Pompei ed Ercolano, due luoghi custodi dell’antichità campana. I due musici raffigurati nel mosaico popolavano anche le pareti delle due città sepolte. Proseguendo, la giovane donna con il vaso proviene da una ceramica di Capodimonte. La processione si conclude con San Gennaro, patrono della città, acefalo e modernissimo che indica il Vesuvio in eruzione, il più riconoscibile simbolo partenopeo.
Lungi dal proporre un revival di arte antica, l’artista ha creato un dialogo con il presente della città di Napoli. Il primo indizio è rintracciabile nella data del titolo, il 1906, anno in cui venne presentato il progetto per la prima linea ferroviaria metropolitana della città e proprio le mappe originarie della ferrovia fanno oggi da sfondo alla processione realizzata da Kentridge. I brandelli di mappa si uniscono a molti tasselli grigi, come se le figure procedessero lentamente sull’asfalto che riveste le strade della Napoli contemporanea.
Il lavoro dell’artista non si esaurisce nella Processione: infatti un secondo monumentale mosaico intitolato Rimedio delle baraccopoli di Napoli in relazione alla stazione ferroviaria, 1884 (Processione di Napoli) sorprende lo sguardo dell’osservatore lungo la sua discesa sulle scale mobili. Questa volta il disegno utilizzato per lo sfondo dell’opera è il famoso primo progetto per una metropolitana a Napoli, realizzato dall’architetto Lamont-Young, sul quale si colloca un carro trainato da un uomo. Su quest’ultimo una donna che pare una divinità venerata nella “polis” greca, come conferma l’iscrizione.
Ormai pronto a salire sulla metropolitana, l’osservatore comprende che i due monumentali mosaici di William Kentridge assumo il valore di un memorandum: nonostante la velocità e la dinamicità siano parte della nostra quotidianità, l’uomo non deve dimenticare di rivolgersi al passato per comprendere proprio presente.